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Sono in arrivo rondini, rondoni e balestrucci - La Lipu chiede la protezione dei nidi

COMUNICATO STAMPA

 

Rondine (Hirundo rustica)

Le rondini, simbolo della primavera per eccellenza, quest'anno sono già arrivate anticipando di fatto la bella stagione, a comunicarlo è la sezione Lipu di Rende. Sono ancora pochi gli individui arrivati e per questo la loro presenza passa inosservata ai più, ma alzando gli occhi al cielo, è possibile notare le loro caratteristiche ed imprevedibili traiettorie di volo. Instancabili solcano il cielo alla ricerca di insetti, devono recuperare molte delle energie perse durante il loro lungo e faticoso viaggio migratorio. Un percorso che, come ogni anno, porta queste specie a compiere migliaia di km spostandosi tra due continenti, quello africano ed europeo. Un viaggio lungo 8-10.000 km! Il deserto del Sahara e il mediterraneo sono solo alcune delle barriere naturali da superare, ma alla fine chi riuscirà a sopravvivere alla migrazione giungerà sempre lì, al solito posto, sotto lo stesso cornicione, allo stesso casolare, allo stesso nido dove sono nate. Il senso di orientamento e la fedeltà al sito riproduttivo è sorprendente oltre che affascinante. E questo vale anche per balestrucci e rondoni che insieme alle citate rondini hanno le stesse abitudini di vita. Specie accomunate, non solo per l'aspetto migratorio ma anche per la loro alimentazione e la particolare tecnica di caccia. Le loro prede sono rappresentate esclusivamente da insetti alati, in particolare mosche e zanzare, che cacciano rincorrendole in volo tenendo semplicemente il becco spalancato. E sono veramente tanti gli insetti che ogni singolo individuo, ogni singola coppia può cacciare durante la loro permanenza qui da noi.

E’ stato valutato che una città di medie dimensioni, come potrebbe essere l'area urbana di Rende e Cosenza, può ospitare una popolazione tra rondini rondoni e balestrucci di circa 10.000 individui che nei 4-5 mesi di presenza arrivano a mangiare 63 tonnellate di mosche e zanzare in maniera assolutamente ecologica, senza inquinare!

Purtroppo queste utilissime specie sono in netto declino sostiene ancora la Lipu rendese, indice di un ambiente che sta cambiando velocemente. Si è rotto anche quel legame di convivenza dell'uomo con queste specie. Una agricoltura sempre più intensiva, inquinata e meno tradizionale rende difficile la vita della rondine. Esigenze abitative ed estetiche eliminano molti dei siti di nidificazione di balestrucci e rondoni. Inoltre in diverse circostanze, singoli nidi o intere colonie vengono distrutti in seguito a ristrutturazioni dei sottotetti e rifacimenti delle facciate di case e palazzi, purtroppo anche durante il periodo di nidificazione. In questocaso si compiono, in maniera del tutto silenziosa, spregiudicata e vigliacca, delle vere e proprie stragi di uova e nidiacei. Una pratica abbastanza consolidata da parte di singoli proprietari di case o condomini di palazzi è poi la rottura dei nidi di queste povere specie, la cui unica colpa è quella di sporcare con le loro deiezioni la zona di marciapiede o di giardino sottostante il nido, tra l’altro circoscritta a pochi centimetri quadrati. Problematica, se così può definirsi, che potrebbe essere semplicemente risolta installando una banale tavoletta poco al di sotto del nido.

La Lipu fa sapere che rondini, rondoni e balestrucci sono specie protette dalla legge n. 157/92 e da varie altre direttive europee e pertanto anche la distruzione dei nidi è severamente vietata. La Lipu per rafforzare la protezione di queste specie ha strutturato un’apposita delibera cosiddetta “salvarondini” che regolamenta i modi ma soprattutto i periodi di ristrutturazione di palazzi ed edifici e le soluzione da adottare in caso di ristrutturazioni. Una delibera che è rivolta ai sindaci di tutti i comuni e ai quali sin’ora hanno aderito in Italia 107 comuni di cui ben 29 in Calabria.

L’ultimo comune calabrese ad avere adottato la delibera salvarondini è quello di Acquaro in provincia di Vibo Valentia, l’elenco completo dei comuni è presente sul sito www.lipurende.it dove è possibile anche scaricare la bozza di delibera.

La Lipu di Rende lancia dunque un appello a tutti gli altri comuni calabresi affinché possano prendere in considerazione la delibera salvarondini o comunque adottare comportamenti virtuosi a favore di queste specie.

Facciamo sì, sostengono ancora i volontari della Lipu, che sull’esempio di Rende e Acquaro, il primo e l’ultimo comune in ordine cronologico ad aver adottato la delibera salvarondini (2003-2016), tanti altri comuni calabresi possano adoperarsi per favorire la convivenza con queste utili quanto indispensabili specie.

La sezione Lipu di Rende è disposta a collaborare con enti e amministrazioni per facilitare l’adozione della delibera salvarondini e trovare, di volta in volta, la migliore soluzione possibile: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lipu Rende

Delegazione provinciale (CS)

Coordinamento regionale Calabria

 

 

 

 

 

 

 

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