
LA PULIZIA MECCANICA NELL'ALVEO DEL BUSENTO DISTRUGGE LA VEGETAZIONE RIPARIALE E LE NIDIFICAZIONI DEGLI UCCELLI
COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta, su segnalazione di alcuni cittadini, interveniamo su una problematica assai diffusa quanto discutibile che è la pulizia meccanica di fiumi e torrenti. A farne le conseguenze è di nuovo il tratto cittadino del Busento sino alla confluenza con il Crati.
Non si capisce come, dei lavori di pulitura di un alveo fluviale, evidentemente per liberarlo anche da plastica o altri materiali di rifiuto, vengano eseguiti con mezzi meccanici facendo tabula rasa di tutto, compresa la vegetazione ripariale. Arbusti sradicati, argini dissestati, un intero ecosistema distrutto, trasformato, banalizzato!
Per comprendere appieno il danno che interventi del genere causano sull’ambiente, bisogna avere maggiore consapevolezza su quelle che sono le funzioni che la vegetazione ripariale svolge lungo fiumi, torrenti e canali.
La Natura non fa nulla per caso: la presenza di vegetazione ripariale svolge un ruolo fondamentale ed insostituibile nel consolidamento delle sponde riducendone l’erosione e regimando il deflusso delle acque con conseguente riduzione della velocità dell’acqua stessa.
L’ombreggiatura della vegetazione ha inoltre ricadute positive sul microclima e sulle caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua migliorandone anche la qualità.
Fiumi, torrenti e vegetazione annessa rappresentano degli importanti corridoi naturalistici di collegamento tra diverse tipologie di ambienti, all’interno dei quali, la fauna può facilmente spostarsi.
La vegetazione ripariale costituisce pertanto un insostituibile ambiente di vita per un gran numero di specie animali, tra cui diverse specie di uccelli, mammiferi, anfibi e rettili, tutelati a livello regionale, nazionale e comunitario.
Citate sinteticamente le funzioni svolte dalla vegetazione lungo i corsi d’acqua non è neanche troppo difficile immaginare quale siano le conseguenze ambientali quando questa viene eliminata.
In ogni caso, oltre ai danni agli habitat e alla biodiversità, interventi del genere non portano benefici in termini di sicurezza idraulica, se l’intento degli amministratori o degli enti gestori è questa. Infatti, la pulizia di fiumi e torrenti, anziché ridurre i pericoli provocati dalle piene, ottiene proprio l’effetto contrario. La massa d’acqua dovrebbe essere rallentata nella sua corsa verso valle in modo da ridurne la forza distruttiva e di diluirla nel tempo, invece eliminando alberi e arbusti la velocità di deflusso viene aumentata, cosa che naturalmente ne incrementa la pericolosità.
In questo modo si favoriscono ulteriormente disastri come quelli che, a causa dei cambiamenti climatici, hanno colpito sempre più di frequente l’Italia e purtroppo anche la Calabria.
A questo bisogna anche aggiungere i costi economici, non indifferenti, per realizzare questi inutili quanto pericolosi interventi.
Tra l’altro in questo periodo molte specie di uccelli, sia passeriformi che acquatici, sono in fase di nidificazione per cui eliminando la vegetazione si distruggono anche i nidi e le intere nidiate e questo è in contrasto con tutte le direttive nazionali ed europee, Direttiva Habitat, Direttiva Uccelli, Legge 157/92.
Anche le popolazioni di pesci e anfibi subiscono gravissimi danni in seguito a questi interventi che portano ad una variazione del microclima, soprattutto in estate.
Per tutti questi validi motivi, nonché per le normative citate, chiediamo al Sindaco Caruso e alla sua Giunta (a cui invieremo materiale scientifico a sostegno di una corretta gestione della vegetazione ripariale) di sospendere immediatamente questi interventi così come concepiti e di continuare la pulizia, se proprio necessaria, in modalità manuale, molto più rispettosa dell’esigenze ecologiche della fauna e dei delicati equilibri dell’alveo dei fiumi.
I fiumi in città e la fauna ad essi collegati sono molto importanti e svolgono un ruolo fondamentale per gli animali, come lo sono le strade, i ponti e le piazze per gli umani. Non ci sogneremmo mai di togliere l’asfalto dalle strade, i giunti da un ponte, l’illuminazione da una piazza. Perché allora privare la fauna di elementi naturali fondamentali alla loro sopravvivenza?
Restiamo altresì disponibili ad un incontro con il sindaco Caruso per trovare delle azioni che possano portare ad una soluzione condivisa.
Sezione provinciale Lipu di Rende
Coordinamento regionale Lipu