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Caccia: Il Calendario venatorio 2024/2025 non rispetta le prescrizioni indicate da scienza nazionale e regionale e dalle norme europee

COMUNICATO STAMPA

 

Lo scorso 07 agosto 2024 la Giunta Regionale della Calabria ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2024/2025, senza rispettare le chiare indicazioni espresse dalla Struttura Tecnica di Valutazione STV (prot. n. 503258 del 31/07/2024 approvato con DDG n. 11182 DEL 01/08/2024) e dall’ISPRA che posticipava l’apertura dell’attività venatoria al 2 ottobre 2024, con le sole eccezioni dei corvidi, del colombaccio e del cinghiale, e non tenendo conto dell’ennesima procedura Eu-Pilot indirizzata all’Italia dalla Commissione europea in ambito venatorio in particolare, per la caccia in periodo di migrazione prenuziale e per la caccia su specie in cattivo stato di conservazione. Oltretutto, il calendario venatorio, in assenza di piani di gestione o con piani non adeguatamente attuati, stabilendo la chiusura della caccia al 30 gennaio per turdidi e uccelli acquatici, durante il periodo di  migrazione prenuziale, risulta essere in aperta violazione della Direttiva europea.

“Un pessimo regalo alla parte più insensibile dei cacciatori, un grave danno al patrimonio indisponibile dello stato e un attacco ai principi costituzionali di tutela della biodiversità e della fauna” il commento congiunto delle tre principali associazioni ambientaliste calabresi, Legambiente, LIPU e WWF.

Nell’atto approvato rimane solo il dovuto divieto di preapertura, ed il posticipo dell’attività venatoria al 2 ottobre 2024 (con la sola eccezione dei corvidi, del colombaccio e del cinghiale), nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) di cui la Direttiva 2009/147/CE (dove si applicano inoltre le misure di conservazione disposte dal Decreto Ministeriale 17 ottobre 2007), e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) di cui la Direttiva 92/43/CE, e, in entrambe, al fine di ridurre l’inquinamento da piombo nelle aree interessate dalla presenza di corsi d’acqua (aree umide), il divieto di utilizzo di munizioni a pallini di piombo. 

“Per questo chiediamo – continua la nota delle tre associazioni – al Presidente e alla Giunta Regionale di approvare subito atti con cui vengano escluse, dalla lista delle specie cacciabili in Calabria, le specie in cattivo stato di conservazione, ossia Allodola, Tortora selvatica, Combattente, Moriglione, Moretta e Tordo sassello e di eliminare le preaperture e i posticipi della caccia a fine gennaio dal calendario venatorio. Altresì, per contrastare il diffuso e grave fenomeno del bracconaggio, che aumenta sempre in concomitanza con la stagione venatoria, chiediamo l’impegno ad aumentare la vigilanza, stabilendo un piano di controllo organico, incrementando il personale in servizio nei corpi di Polizia Provinciale e attivando specifiche convenzioni con i Carabinieri forestali.”

 

 Catanzaro/Rende 13.08.2024

 

La Presidente di Legambiente Calabria

Anna Parretta

 

Il Coordinatore regionale Lipu Birdlife Calabria

Giorgio Giovanni Berardi

 

Il Presidente WWF Calabria 

Angelo Calzone

 

 

 

Conclusa la stagione riproduttiva 2024 della Cicogna bianca in Calabria

Soddisfazione della Lipu per gli ottimi risultati raggiunti

95 le cicogne nate, 15 in più rispetto all’anno scorso

 

 

95  cicogne nate quest’anno in Calabria, 15 in più rispetto al 2023, pur rimanendo stabile il numero di coppie (32) che si sono riprodotte.

Ad annunciare la conclusione positiva della stagione riproduttiva 2024 della Cicogna bianca in Calabria è la sezione Lipu di Rende (CS) e il coordinamento regionale della Lipu.

Su 36 coppie presenti nei tre areali riproduttivi (Piana di Sibari, Vale del Crati e Valle dell’Esaro), 32 hanno portato a termine la riproduzione con involo delle giovani cicogne.

Come ogni anno, il maggior numero di coppie riproduttrici si è registrato nella Piana di Sibari 21 (una in meno rispetto al 2023) seguita dalla Valle del Crati con 9 coppie (stabile rispetto al 2023 ) e dalla valle dell’Esaro con 2 coppie che incrementa di 1 unità rispetto al 2023.

Sono 9 i comuni calabresi (tutti in provincia di Cosenza) nei cui territori ricadono le nidificazioni di Cicogna bianca, da sud verso nord:  Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico con 1 nidificazione per ciascun territorio, Bisignano (4 nidificazioni), Tarsia (3 nidificazioni), Roggiano Gravina (1 nidificazione), Corigliano-Rossano (3 nidificazioni), Cassano allo Jonio (18 nidificazioni).

“Sono risultati importanti e meritati, che arrivano a coronamento di una gran mole di lavoro iniziato  dalla Lipu su questo territorio già molti anni fa - sostiene Roberto Santopaolo , anima  e ideatore del progetto Cicogna bianca Calabria - La continuità dell'operato dei volontari della Lipu sta consentendo alla Calabria di consolidarsi tra le regioni più ospitali per questa specie”.

“Dopo un’assenza di oltre 500 anni, finalmente una prima piccola popolazione di Cicogna bianca ritorna a popolare i cieli della Calabria - continua Santopaolo- un patrimonio e un valore aggiunto per la nostra terra che merita attenzione, rispetto e ammirazione da parte dell’intera comunità calabrese”.

“A seguire la Cicogna bianca in Calabria ”, dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu sono i volontari e attivisti della Sezione Lipu di Rende, una schiera di 11 volontari distribuiti tra la Valle del Crati, la Piana di Sibari e la Valle dell’Esaro in provincia di Cosenza, che, da febbraio a luglio, con oltre 600 ore di lavoro, ne controllano i siti per garantire la tranquillità delle nidificazioni e acquisiscono dati sulla biologia riproduttiva e sulle abitudini della specieA loro, a tutto il Gruppo Cicogna bianca Calabria, va un particolare ringraziamento

“Per ogni singola area abbiamo dati specifici e dettagliati su ogni nidificazione - sostiene Giorgio Berardi coordinatore regionale Lipu, ottenuti grazie all’impegno dei nostri volontari, Katharina Werner e Stefaia Pistocchio per la Piana di Sibari, Fernando e Roberto Santopaolo per la Valle del Crati, Maja Held, Luigi Domanico e Maria Grazia La Camera per la Valle dell’Esaro.

Maria Corrado ed Ernesto Napolitano hanno invece eseguito un lavoro fotografico utile e importante ai fini divulgativi, ma anche scientifico per l’identificazione dei codici alfa numerici di alcune cicogne inanellate negli anni passati.

Un capitolo a se meriterebbe invece l’attività di inanellamento scientifico giunto ormai al suo quinto anno e portato avanti insieme ad ISPRA e alla disponibilità del socio della Lipu e inanellatore  Mario Pucci e a e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione. Anche questa attività, non facile da attuare per l’ubicazione dei siti,  ha richiesto grande attenzione e mole di lavoro sul campo e ha visto coinvolte ben 4 squadre di e-distribuzione Blue Team di: Rende, Castrovillari, Acri-S. Giovanni in Fiore, Rossano-Corigliano e l’Unità Tecnica di Cosenza.

Tutte queste attività sono partite da molto lontano, dal 2003 da quando La Lipu di Rende lavora su una idea: favorire il ritorno della Cicogna bianca in Calabria attraverso l’uso di nidi artificiali, una sorta di grandi piattaforme circolari in legno che, grazie alla collaborazione di e-distribuzione vengono installate sui pali e tralicci elettrici individuati dalla Lipu.

L’idea, dunque, si è realmente concretizzata risultando molto positiva per la specie a livello regionale. Anche la Calabria, come altre regioni italiane, sta diventando una “casa” ideale per la nidificazione della Cicogna bianca, visto  che ad oggi 30 coppie su 32 nidificano su piattaforme artificiali, certificando la validità del progetto della Lipu e l’utilità dei nidi artificiali per l’incremento di questa specie.

L’installazione delle piattaforme si è rilevato un elemento fondamentale che ha permesso nel corso degli ultimi due decenni un aumento costante della specie in Calabria, sostiene Marco Gustin - responsabile Specie e ricerca della Lipu a livello nazionale, mettendo in evidenza che comunque questa è risultata la strada migliore da percorrere per incrementare la popolazione della Cicogna bianca in Calabria.

Di questo ne è convinta anche e-distribuzione che, con il suo dirigente ingegnere Vito Antonio Morrone, responsabile UT Cosenza, predisporrà già nei prossimi giorni alcuni sopralluoghi congiunti con gli esperti della Lipu per posizionare altre piattaforme nido su nuovi tralicci e pali elettrici.

Saranno queste le nuove strutture che permetteranno alle future coppie di cicogne bianche di utilizzarle durante la prossima stagione riproduttiva.

L’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di incrementare il numero di coppie nidificanti e allargare gli areali riproduttivi della specie in Calabria. Siamo nella direzione giusta - sostengono ancora i volontari Lipu - molto ancora si dovrà fare ma con il supporto di e-distribuzione e la collaborazione delle aziende, comuni e agricoltori, nei cui territori ricadono le nidificazioni, possiamo farcela.

 

 

Lipu BirdLife Calabria, Legambiente Calabria e WWF Calabria soddisfatte delle scelte della Regione Calabria sull’attività venatoria

 COMUNICATO STAMPA

 

Le associazioni ambientaliste Lipu BirdLife Calabria, Legambiente Calabriae e WWF Calabria esprimono, con una nota condivisa, indirizzata all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Calabrese e all’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, il loro sincero e vivo apprezzamento per la corretta decisione espressa dal Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente di validare, con apposito decreto (Decreto dirigenziale - n°. 11182 dell’01/08/2024), il parere positivo della VIncA, valutazione di incidenza ambientale, appropriata per il Calendario venatorio 2024/2025, per come valutato dalla Struttura tecnica di valutazione regionale nella seduta plenaria dello scorso 31 luglio.

In particolare, le associazioni ambientaliste hanno valutato positivamente il posticipo dell’apertura dell’attività venatoria al 2 ottobre 2024 (con le sole eccezioni dei corvidi, del colombaccio e del cinghiale), in conformità al parere espresso dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); il divieto assoluto di attività venatoria per le specie Tortora selvatica, Combattente, Moriglione, Pavoncella, Moretta Aythya fuligula e Moretta tabaccata  Aythya nyroca; il divieto assoluto di attività venatoria nelle Riserve Naturali Biogenetiche Statali; il divieto di utilizzo di munizioni al piombo all’interno delle ZSC; il divieto di munizioni al piombo nelle zone umide e nelle aree interessate dalla presenza di corsi d’acqua.

La presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, il coordinatore regionale Lipu Birdlife Calabria, Giorgio Giovanni Berardi ed il presidente WWF Calabria, Angelo Calzone, affermano che si tratta di “scelte coerenti con il dettato costituzionale, europeo e nazionale e indispensabili per la tutela di habitat e specie soggette in questo periodo a forti pressioni e minacce, dovute in particolar modo, alla dura siccità che ha colpito la Calabria e alla piaga degli incendi (accentuati e resi più frequenti dal cambiamento climatico), che minano le funzioni ecosistemiche dei nostri ambienti naturali. La nostra Regione, grazie a questo decreto – concludono le associazioni ambientaliste - , compie una scelta di garanzia rispetto ai propri cittadini considerata l'apertura da parte della Commissione europea di un’ennesima procedura d’infrazione in materia venatoria nel febbraio 2024, proprio per il mancato divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo nelle zone umide e della procedura Eu-Pilot sempre in ambito venatorio, per diversi tentativi di stravolgimento delle tutele previste dalla legge 157/92 (in particolar modo per la caccia in periodo di migrazione prenuziale e per l’inserimento tra le specie cacciabili di specie in cattivo stato di conservazione), in palese contrasto con le Direttive comunitarie”.

 

Catanzaro/Rende 04.08.2024

 

Il Coordinatore regionale Lipu Birdlife Calabria

Giorgio Giovanni Berardi

La Presidente di Legambiente Calabria

Anna Parretta

 Il Presidente WWF Calabria

Angelo Calzone

 

 

LA WEBCAM LIPU IN 6 MESI HA TRASMESSO IMMAGINI STRAORDINARIE DOCUMENTANDO L’ATTIVITÀ RIPRODUTTIVA DI UNA COPPIA DI CICOGNA AL NIDO

 COMUNICATO  STAMPA

 

Il 31 luglio la webcam Lipu, installata sopra uno dei nidi di cicogna bianca presenti in Calabria, sospenderà per questa stagione la sua attività.

In sei mesi ha trasmesso immagini uniche e inedite, ha emozionato migliaia di persone,  è stata una straordinaria avventura condivisa sia in Italia che in Europa. 

Giunta al suo terzo anno di attività la webcam ha ripreso tutte le varie fasi riproduttive di una coppia di cicogna al nido: la sua costruzione, il corteggiamento, la deposizione delle uova, la nascita dei cicognini, le amorevoli cure dei genitori verso i piccoli e successivamente l’involo delle giovani cicogne avvenuto dopo circa 70 lunghi giorni di permanenza al nido.

Tutto questo in diretta streaming sotto l’occhio vigile, stupito ed emozionato di bambini, anziani, adulti, scolaresche, famiglie intere.

Anche quest’anno dunque la webcam ha regalato immagini stupende, emozioni e gioie indescrivibili ma anche preoccupazioni per i cicognini in difficoltà, per il freddo, la pioggia battente, il sole cocente…

Tramite le immagini che ha trasmesso, ci ha insegnato e mostrato la dura legge della selezione naturale e ci ha fatto capire che le cose in natura non sempre vanno come noi vogliamo o pensiamo ma devono essere approcciate in chiave scientifica, evoluzionistica e non solo emozionale.

Ha consentito inoltre ai volontari e naturalisti della Lipu di Rende di acquisire dati scientifici e comportamenti etologici importanti ai fini di una migliore conoscenza della specie.

È stato anche uno strumento didattico unico e straordinario che ha permesso a molte scolaresche d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, di collegarsi con un semplice click e catapultarsi su un nido vero di cicogna bianca e osservarne in diretta i vari comportamenti della coppia e dei piccoli, una vera e propria lezione frontale di scienze naturali, la sensazione di essere lì, di toccare quasi le cicogne a pochi centimetri da loro senza arrecare alcun disturbo.

Diversi sono stati gli elogi e i contatti che i naturalisti della sezione di Rende hanno ricevuto da docenti di tutta Italia, entusiasti di questa iniziativa, forse unica nel nostro Paese.

Questa webcam ha avuto anche un ruolo sociale, facendo stringere nuove amicizie, dibattiti e scambi di opinioni sui social, anche tra esperiti del settore.

Ora il nido è vuoto! Il primo cicognino si è involato il 1 luglio, l’ultimo 4 giorni dopo, hanno frequentato il nido ancora per alcuni giorni, ora lo hanno completamente abbandonato.

Già nella prima decade di agosto, infatti, giovani e adulti partiranno per il lungo viaggio migratorio verso il continente africano.

La webcam pertanto il 31 luglio verrà disattivata e l’abbonamento streaming verrà rinnovato, si spera, a febbraio del prossimo anno, ovvero all'inizio della nuova stagione riproduttiva quando gli adulti ritorneranno al nido.

Questo progetto si è realizzato grazie ad una partnership tra Lipu ed e-distribuzione, Link Telecomunicazioni con sede in Rende e la società Agricola Mazza nella cui proprietà di Luzzi (CS) ricade il nido.

Queste aziende hanno percepito il valore e l'utilità dell'iniziativa e ne hanno sostenuto, ciascuno con le proprie competenze, le spese iniziali.  Ed è anche grazie ai soci e donatori Lipu che è possibile gestirne i costi annuali. 

Chiunque voglia contribuire alle spese di gestione della webcam può farlo versando una donazione volontaria sul codice Iban della sezione Lipu di Rende:  IT60Q0306909606100000165022 

 o tramite paypal  https://www.lipurende.it/sostienici/fai-una-donazione.html  

 specificando Donazione progetto “Cicogna bianca Calabria”.

 

 

 

 

 

 

 

Avviata una collaborazione tra Lipu e le aziende risicole della Sibaritide, Terzeria, Genagricola 1851 spa Az. Casoni e MSG-Magisa

Comunicato Stampa

 

Il progetto "Aree Umide e Biodiversità", lanciato nel maggio del 2023 nell’area valliva di Luzzi, da qualche mese interessa anche la Piana di Sibari e si arricchisce di un’altra interessante collaborazione con alcune importanti aziende risicole: Terzeria, MSG-Magisa di Maria Praino e  Genagricola 1851 spa Az. Casoni, quest’ultima presente in una ZSC (Zona Speciale di Conservazione), aree in cui vengono applicate specifiche misure di conservazione, necessarie al mantenimento degli habitat e delle specie di particolare interesse conservazionistico.

Per sancire questo rapporto di collaborazione la Lipu ha donato alcuni pannelli didattici e relative bacheche dove si evidenziano gli aspetti naturalistici e l’elevata biodiversità presente nelle aree interessate dal progetto. 

Sono le risaie, in questa porzione nord della Calabria, l’elemento attrattivo, l'habitat trofico ideale per la Cicogna bianca ed il Cavaliere d’Italia, in grado di attirare le tantissime altre specie legate agli ambienti umidi, un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching.

Ma la presenza di queste specie, così come comunicato da Giancarlo Praino di MSG-Magisa è anche importante a livello agricolo in quanto, in particolar modo le cicogne, si nutrono di alcune particolari larve che attaccano le piante del riso. Questa interazione ha consentito negli anni di abbattere i trattamenti fitosanitari e consentire sia un risparmio economico che a dare al prodotto, un valore qualitativo migliore.

 Non è un caso che più di 20 anni fa la Lipu di Rende ha intuito il valore ecosistemico delle risaie e il ruolo che la Cicogna bianca poteva svolgere in questo particolare habitat installando decine di piattaforme nido per indurne la nidificazione. E oggi la Cicogna, con 21 coppie riproduttrici (di cui 19 su piattaforme nido), è per la Piana di Sibari ed i suoi abitanti una specie “comune” e familiare.

Le risaie inoltre rappresentano ambienti unici per la Calabria e importanti corridoi faunistici a cavallo tra le tre vicine aree protette, il Lago di Tarsia, la Foce del Crati e il Parco Nazionale del Pollino e per questo rappresentano aree di particolare importanza naturalistica.

La Lipu desidera ringraziare il Dott. Benito Scazziota Presidente Soc. Agr. La Terzeria, il Dott. Alessandro Spanò  Direttore dell’Azienda Casoni di Sibari e l’Azienda risicola MSG-Magisa, “Il riso buono di Sibari" che hanno da subito intuito il valore ecosistemico della proposta e accettato con vivo interesse la collaborazione. 

È questo solo il primo step di una serie, si spera, di altre importanti attività e iniziative in grado di far conoscere e valorizzare gli ambienti delle risaie, il riso di Sibari e l'eccezionale biodiversità racchiusa in essi.

 

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