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Avviata una collaborazione tra Lipu e le aziende risicole della Sibaritide, Terzeria, Genagricola 1851 spa Az. Casoni e MSG-Magisa

Comunicato Stampa

 

Il progetto "Aree Umide e Biodiversità", lanciato nel maggio del 2023 nell’area valliva di Luzzi, da qualche mese interessa anche la Piana di Sibari e si arricchisce di un’altra interessante collaborazione con alcune importanti aziende risicole: Terzeria, MSG-Magisa di Maria Praino e  Genagricola 1851 spa Az. Casoni, quest’ultima presente in una ZSC (Zona Speciale di Conservazione), aree in cui vengono applicate specifiche misure di conservazione, necessarie al mantenimento degli habitat e delle specie di particolare interesse conservazionistico.

Per sancire questo rapporto di collaborazione la Lipu ha donato alcuni pannelli didattici e relative bacheche dove si evidenziano gli aspetti naturalistici e l’elevata biodiversità presente nelle aree interessate dal progetto. 

Sono le risaie, in questa porzione nord della Calabria, l’elemento attrattivo, l'habitat trofico ideale per la Cicogna bianca ed il Cavaliere d’Italia, in grado di attirare le tantissime altre specie legate agli ambienti umidi, un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching.

Ma la presenza di queste specie, così come comunicato da Giancarlo Praino di MSG-Magisa è anche importante a livello agricolo in quanto, in particolar modo le cicogne, si nutrono di alcune particolari larve che attaccano le piante del riso. Questa interazione ha consentito negli anni di abbattere i trattamenti fitosanitari e consentire sia un risparmio economico che a dare al prodotto, un valore qualitativo migliore.

 Non è un caso che più di 20 anni fa la Lipu di Rende ha intuito il valore ecosistemico delle risaie e il ruolo che la Cicogna bianca poteva svolgere in questo particolare habitat installando decine di piattaforme nido per indurne la nidificazione. E oggi la Cicogna, con 21 coppie riproduttrici (di cui 19 su piattaforme nido), è per la Piana di Sibari ed i suoi abitanti una specie “comune” e familiare.

Le risaie inoltre rappresentano ambienti unici per la Calabria e importanti corridoi faunistici a cavallo tra le tre vicine aree protette, il Lago di Tarsia, la Foce del Crati e il Parco Nazionale del Pollino e per questo rappresentano aree di particolare importanza naturalistica.

La Lipu desidera ringraziare il Dott. Benito Scazziota Presidente Soc. Agr. La Terzeria, il Dott. Alessandro Spanò  Direttore dell’Azienda Casoni di Sibari e l’Azienda risicola MSG-Magisa, “Il riso buono di Sibari" che hanno da subito intuito il valore ecosistemico della proposta e accettato con vivo interesse la collaborazione. 

È questo solo il primo step di una serie, si spera, di altre importanti attività e iniziative in grado di far conoscere e valorizzare gli ambienti delle risaie, il riso di Sibari e l'eccezionale biodiversità racchiusa in essi.

 

Aree Umide e Biodiversità

 

Nel maggio dello scorso anno la delegazione di Rende, in concerto con il coordinamento regionale Lipu, ha creato il Gruppo di lavoro “Aree Umide e Biodiversità”, con l’obiettivo di valorizzare ed incrementare la biodiversità in alcune aree umide calabresi situate in zone rurali.

Il primo intervento è stato quello di allagare un prato di 25.000 mq  con acqua bassa, 15-20 cm, con l’intento di attirare limicoli e aumentare l’habitat trofico di una delle specie simbolo degli ambienti agricoli aperti ed umidi, la Cicogna bianca.

L’area, adiacente ad un piccolo stagno già preesistente, si trova  infatti a pochi km di distanza da tre nidi di Cicogna bianca, ed è  ubicata nell’area valliva del comune di Luzzi (CS) ai margini del fiume Crati.

L’intervento è stato attuato grazie alla disponibilità di un allevatore, proprietario del fondo, con il quale la sezione di Rende collabora già da diversi anni.

Un intervento piuttosto semplice, si può dire a costo zero, che è riuscito ad aumentare in maniera significativa e in poco tempo la biodiversità nella zona interessata.

Diverse sono le specie che questo ambiente è riuscito sinora ad attirare: cavalieri d’Italia, piro piro, mignattai, aironi, sgarze ciuffetto, addirittura un fenicottero rosa, solo per citare alcune, mentre ad inizio primavera, un gruppo di 20 cicogne bianche in migrazione, ha sostato per oltre 2 mesi attirate, dalla piccola area umida.

Un esempio di come la sinergia tra associazioni ed agricoltori sensibili, può avere un impatto significato sull’ambiente e sulle specie, con effetti ecosistemici seppur circoscritti, positivi per tutta la comunità.

Ora il passo successivo sarà l’installazione di piattaforme nido per favorire la nidificazione della cicogna bianca in questa specifica area e altri interventi di restauro ambientale in aree attigue.

 

 

In Calabria inanellate a scopo scientifico 24 giovani cicogne. La marcatura darà informazioni importanti sulle rotte migratorie e sulle aree di riproduzione

COMUNICATO STAMPA

 

 

 

Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività di inanellamento scientifico, su alcuni  pulli di Cicogna bianca nati in Calabria nel 2024.

L’attività, al suo sesto anno, rientra nel più ampio Piano di Azione denominato “Cicogna bianca Calabria” che la sezione Lipu di Rende ha messo in campo nel 2003 per favorire la nidificazione di questa specie in regione attraverso l’installazione di nidi artificiali, una sorta di piattaforme circolari in legno.

L’attività d’inanellamento, che riveste una particolare importanza scientifica e protezionistica, è stata possibile grazie ad una collaborazione tra LIPU, ISPRA ed e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione.

L’inanellamento è una tecnica che consiste nel fissare un anello metallico (in policarbonato nel caso di grossi volatili come la Cicogna bianca) al tarso degli uccelli con impresso un codice alfanumerico rilasciato da ISPRA, univoco per ogni individuo, una sorta di carta di identità che accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita.

 

L’attività di inanellamento su questa specie, sperimentata soprattutto nei paesi dell’est europeo e in pochissimi altri siti italiani, grazie alla possibilità di leggere il codice alfanumerico sulla lunga zampa della cicogna bianca, darà importanti informazioni sulle rotte migratorie, sulle aree di sosta, sulle aree di svernamento e di successiva nidificazione.

In più l’attività di inanellamento è stata associata, ormai da alcuni anni,  alla campagna “Un nome per la Cicogna” iniziativa in grado di suscitare forti emozioni, dove  si   può  associare il proprio nome al codice alfanumerico del cicognino scelto.

Nei sei anni di attività sono state inanellate in Calabria 140 giovani cicogne, di queste 15 sono state avvistate in natura tra la Calabria e la Sicilia e 9 sono ritornate a riprodursi in Calabria nella stessa area in cui sono nate o a pochi km di distanza, sostiene Roberto Santopaolo responsabile del progetto.

Dati scientifici interessanti che la sezione di Rende presto elaborerà e che evidenziano il fascino e il valore di questa attività.

Attività non semplice visto che in Calabria le cicogne bianche nidificano esclusivamente su tralicci e pali elettrici.

Questo significa che non si può operare in autonomia ma in sinergia con e-distribuzione, l’unica ovviamente autorizzata ad operare sulle linee elettriche.

Per questo desideriamo ringraziare e-distribuzione e in particolare l'Ing. Vito Antonio Morrone, responsabile UT di Cosenza, Francesco Gencarelli, dell'Unità Tecnica di Cosenza per la redazione e l'organizzazione delle attività lavorative e le Squadre Blue Team di Rende, Castrovillari, Acri-San Giovanni in Fiore e Corigliano-Rossano dirette rispettivamente da Francesco Garro, Maurizio Bifano, Agostino Gaudio e Francesco Pedatella.

Ma un grosso grazie va anche ai nostri volontari e attivisti Lipu, Katharina Werner, Stefania Pistocchio, Giorgio Berardi, Fernando e Roberto Santopaolo, che hanno costantemente monitorato i nidi con una frequenza elevata per poter capire l’età giusta dei pulli.

Infatti, affinché l’operazione di inanellamento vada a buon fine, deve essere eseguita in un arco temporale piuttosto ristretto, ovvero tra il 35° e 40° giorno di vita di ogni singolo cicognino; dato questo che si acquisisce solo con una grande mole di lavoro sul campo da parte dei volontari.

E infine grazie, ma non per ultimo, a Mario Pucci, volontario Lipu nonché inanellatore ufficiale di questa attività in Calabria e dotato di regolare patentino ISPRA. La sua professionalità ed esperienza è stata decisiva e fondamentale nel portare avanti questo progetto.

Grazie anche a tutte quelle aziende agricole nelle cui proprietà ricadono i nidi di cicogna che hanno autorizzato, a volte anche con colture in atto, l’accesso e l’avvicinamento ai nidi con gli automezzi.

L’appuntamento con questa affascinante attività scientifica sarà a maggio del prossimo anno, mentre per i primi di agosto la sezione stilerà un resoconto generale su quella che è stata l’attività riproduttiva 2024 della cicogna bianca  in Calabria.

ADDESTRAMENTO CANI DA CACCIA IN CORRISPONDENZA DI UN NIDO DI CICOGNA BIANCA, NIDIFICAZIONE A RISCHIO

COMUNICATO STAMPA

 

La Lipu di Rende segnala che nei giorni scorsi sono state avvistate delle attività di addestramento di cani da caccia all’interno dell’area di nidificazione della Cicogna bianca nella zona valliva di Lattarico (CS).  Si tratta di una nidificazione storica in Valle Crati, la prima su piattaforma nido, attiva sin dal 2009.

Una fase, quella della nidificazione, molto delicata per la Cicogna bianca (e per altre specie di uccelli) il cui disturbo antropico potrebbe mettere a rischio la buona riuscita della nidificazione stessa.

Secondo la Direttiva Europea “Uccelli” 2009/147/CE, è infatti vietato compiere ogni tipo di attività che potrebbe arrecare disturbo nelle vicinanze di una nidificazione di una specie protetta; la Cicogna bianca è infatti presente tra le specie elencate nell'Allegato I della sopracitata normativa europea, poiché è riconosciuta ad alto interesse comunitario e la sua conservazione richiede misure urgenti di tutela.

I rischi di questa attività di addestramento cani a fini venatori sono molteplici, primo fra tutti il possibile spavento e il successivo allontanamento degli esemplari adulti dal proprio nido, lasciando i pulli senza nutrimento, oppure, nel caso in cui lo spavento sia ai danni di questi ultimi, essi potrebbero incorrere in uno stato di ansia e allarme nel quale c'è il rischio che cadano accidentalmente dal proprio nido, e non essendo in grado di farci ritorno, potrebbero essere predati. Vista la pericolosità di tale attività i volontari della sezione di Rende hanno prontamente avvisato le autorità competenti e si chiedono come è possibile che possano accadere cose del genere in aree ad alta valenza naturalistica.

Si ricorda inoltre che l'addestramento e allenamento di cani da caccia è consentito dalle vigenti normative solo nelle apposite zone autorizzate (Z.A.C.), che per legge devono avere delle adeguate cartellonistiche, che, nella zona interessata, sono del tutto assenti.

Tra l’altro, se anche l’area fosse stata autorizzata a questo tipo di attività, non sarebbe comunque possibile praticarla, essendoci all’interno la nidificazione di una specie particolarmente protetta.

I volontari della Lipu continueranno a monitorare il sito e segnalare ulteriori azioni di disturbo alla nidificazione e chiedono alle autorità competenti di effettuare tutte le verifiche del caso.

La Cicogna bianca è una specie assente dall’Italia dal XVI secolo, da qualche anno però è tornata a nidificare in Calabria e per farlo utilizza i nidi artificiali, una sorta di grandi piattaforme circolari in legno, che la LIPU di Rende da oltre 20 anni posiziona sui tralicci e pali elettrici grazie alla disponibilità di e-distribuzione.

Sono attualmente 33 le coppie di cicogne nidificanti, tutte in provincia di Cosenza di cui 31 su nidi artificiali.

 

Ritorna sabato 25 maggio il Cicogna Day Calabria

Al via sabato 25 maggio la 9^ edizione del Cicogna Day della LIPU in Calabria

 

Sabato 25 maggio ritorna in Calabria la 9^ edizione del Cicogna day, un evento unico ed originale per diffondere la conoscenza di una delle specie di uccelli più note al grande pubblico: la Cicogna bianca.

La Sezione di LIPU di Rende (CS), da anni impegnata per la tutela della Cicogna bianca, specie protetta e contemplata dalle direttive comunitarie, promuove, in collaborazione con il coordinamento regionale Lipu, una giornata dedicata a questo splendido e storico volatile, simbolo di positività e di legame tra uomo e natura.

La Cicogna bianca è una specie che tutti conoscono ma che pochi ancora hanno avuto la possibilità di osservare in natura. La LIPU organizza questo evento con visite guidate ad alcuni siti di riproduttivi della Cicogna bianca. Sarà possibile assistere rispettosamente alla vita delle cicogne, conoscere la loro storia, le migrazioni, le abitudini e cosa le minaccia, un’esperienza unica direttamente sul campo.

La Cicogna bianca è una specie assente dall’Italia dal XVI secolo, da qualche anno però è tornata a nidificare in Calabria e per farlo utilizza i nidi artificiali, una sorta di grandi piattaforme circolari in legno, che la LIPU di Rende da oltre 20 anni posiziona sui tralicci e pali elettrici grazie alla disponibilità di e-distribuzione.

Sono attualmente 31 le coppie di cicogne nidificanti, tutte in provincia di Cosenza e quasi tutte su nidi artificiali.

Per osservare questi affascinanti animali la LIPU, per il Cicogna day, ha selezionato alcuni siti riproduttivi in Valle Crati dove i volontari LIPU guideranno all’osservazione della specie tenendo i visitatori a debita distanza di sicurezza dai nidi, in modo da non disturbare gli animali, ma stando vicini quanto basta per vivere un’esperienza entusiasmante: vedere le cicogne alle prese con la cura del loro nido e dei loro pulcini, un fenomeno di dedizione, affetto, attaccamento tra i più affascinanti che ci siano in natura.

Uno spettacolo raro e straordinario che mescola emozione e scienza, passione e conoscenza orale, sullo sfondo di simbologie dalle origini antichissime.

 

La partecipazione è gratuita, ma chi vorrà potrà lasciare un contributo volontario per sostenere il progetto Cicogna bianca Calabria o anche adottare un virtualmente una coppia di cicogna bianca, una sorta di adozione a distanza, dove chiunque, singoli cittadini, famiglie, scolaresche, associazioni, con una minima donazione possono adottare una delle 31 coppie di Cicogna bianca attualmente nidificanti  in Calabria.

I “genitori adottivi” riceveranno un attestato di adozione con il proprio nome e cognome e la posizione georeferenziata del nido scelto, un poster 70X100 tutto colore che ritrae un esemplare di Cicogna bianca nel suo ambiente naturale e materiale informativo sulla specie.

Ulteriori informazioni saranno date durante il Cicogna day o collegandosi al sito www.lipurende.it

Un appuntamento unico ed originale da non perdere in grado di trasmettere consapevolezza e regalare forti emozioni. Gradita la presenza di bambini e famiglie.

L'appuntamento è fissato per le 15.45 presso l'uscita A2 Montalto U.- Rose dove in pochi minuti si raggiungerà in auto uno dei siti di Cicogna bianca presenti in Valle Crati.

 

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