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Lipu BirdLife Calabria, Legambiente Calabria e WWF Calabria soddisfatte delle scelte della Regione Calabria sull’attività venatoria

 COMUNICATO STAMPA

 

Le associazioni ambientaliste Lipu BirdLife Calabria, Legambiente Calabriae e WWF Calabria esprimono, con una nota condivisa, indirizzata all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Calabrese e all’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, il loro sincero e vivo apprezzamento per la corretta decisione espressa dal Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente di validare, con apposito decreto (Decreto dirigenziale - n°. 11182 dell’01/08/2024), il parere positivo della VIncA, valutazione di incidenza ambientale, appropriata per il Calendario venatorio 2024/2025, per come valutato dalla Struttura tecnica di valutazione regionale nella seduta plenaria dello scorso 31 luglio.

In particolare, le associazioni ambientaliste hanno valutato positivamente il posticipo dell’apertura dell’attività venatoria al 2 ottobre 2024 (con le sole eccezioni dei corvidi, del colombaccio e del cinghiale), in conformità al parere espresso dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); il divieto assoluto di attività venatoria per le specie Tortora selvatica, Combattente, Moriglione, Pavoncella, Moretta Aythya fuligula e Moretta tabaccata  Aythya nyroca; il divieto assoluto di attività venatoria nelle Riserve Naturali Biogenetiche Statali; il divieto di utilizzo di munizioni al piombo all’interno delle ZSC; il divieto di munizioni al piombo nelle zone umide e nelle aree interessate dalla presenza di corsi d’acqua.

La presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, il coordinatore regionale Lipu Birdlife Calabria, Giorgio Giovanni Berardi ed il presidente WWF Calabria, Angelo Calzone, affermano che si tratta di “scelte coerenti con il dettato costituzionale, europeo e nazionale e indispensabili per la tutela di habitat e specie soggette in questo periodo a forti pressioni e minacce, dovute in particolar modo, alla dura siccità che ha colpito la Calabria e alla piaga degli incendi (accentuati e resi più frequenti dal cambiamento climatico), che minano le funzioni ecosistemiche dei nostri ambienti naturali. La nostra Regione, grazie a questo decreto – concludono le associazioni ambientaliste - , compie una scelta di garanzia rispetto ai propri cittadini considerata l'apertura da parte della Commissione europea di un’ennesima procedura d’infrazione in materia venatoria nel febbraio 2024, proprio per il mancato divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo nelle zone umide e della procedura Eu-Pilot sempre in ambito venatorio, per diversi tentativi di stravolgimento delle tutele previste dalla legge 157/92 (in particolar modo per la caccia in periodo di migrazione prenuziale e per l’inserimento tra le specie cacciabili di specie in cattivo stato di conservazione), in palese contrasto con le Direttive comunitarie”.

 

Catanzaro/Rende 04.08.2024

 

Il Coordinatore regionale Lipu Birdlife Calabria

Giorgio Giovanni Berardi

La Presidente di Legambiente Calabria

Anna Parretta

 Il Presidente WWF Calabria

Angelo Calzone

 

 

LA WEBCAM LIPU IN 6 MESI HA TRASMESSO IMMAGINI STRAORDINARIE DOCUMENTANDO L’ATTIVITÀ RIPRODUTTIVA DI UNA COPPIA DI CICOGNA AL NIDO

 COMUNICATO  STAMPA

 

Il 31 luglio la webcam Lipu, installata sopra uno dei nidi di cicogna bianca presenti in Calabria, sospenderà per questa stagione la sua attività.

In sei mesi ha trasmesso immagini uniche e inedite, ha emozionato migliaia di persone,  è stata una straordinaria avventura condivisa sia in Italia che in Europa. 

Giunta al suo terzo anno di attività la webcam ha ripreso tutte le varie fasi riproduttive di una coppia di cicogna al nido: la sua costruzione, il corteggiamento, la deposizione delle uova, la nascita dei cicognini, le amorevoli cure dei genitori verso i piccoli e successivamente l’involo delle giovani cicogne avvenuto dopo circa 70 lunghi giorni di permanenza al nido.

Tutto questo in diretta streaming sotto l’occhio vigile, stupito ed emozionato di bambini, anziani, adulti, scolaresche, famiglie intere.

Anche quest’anno dunque la webcam ha regalato immagini stupende, emozioni e gioie indescrivibili ma anche preoccupazioni per i cicognini in difficoltà, per il freddo, la pioggia battente, il sole cocente…

Tramite le immagini che ha trasmesso, ci ha insegnato e mostrato la dura legge della selezione naturale e ci ha fatto capire che le cose in natura non sempre vanno come noi vogliamo o pensiamo ma devono essere approcciate in chiave scientifica, evoluzionistica e non solo emozionale.

Ha consentito inoltre ai volontari e naturalisti della Lipu di Rende di acquisire dati scientifici e comportamenti etologici importanti ai fini di una migliore conoscenza della specie.

È stato anche uno strumento didattico unico e straordinario che ha permesso a molte scolaresche d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, di collegarsi con un semplice click e catapultarsi su un nido vero di cicogna bianca e osservarne in diretta i vari comportamenti della coppia e dei piccoli, una vera e propria lezione frontale di scienze naturali, la sensazione di essere lì, di toccare quasi le cicogne a pochi centimetri da loro senza arrecare alcun disturbo.

Diversi sono stati gli elogi e i contatti che i naturalisti della sezione di Rende hanno ricevuto da docenti di tutta Italia, entusiasti di questa iniziativa, forse unica nel nostro Paese.

Questa webcam ha avuto anche un ruolo sociale, facendo stringere nuove amicizie, dibattiti e scambi di opinioni sui social, anche tra esperiti del settore.

Ora il nido è vuoto! Il primo cicognino si è involato il 1 luglio, l’ultimo 4 giorni dopo, hanno frequentato il nido ancora per alcuni giorni, ora lo hanno completamente abbandonato.

Già nella prima decade di agosto, infatti, giovani e adulti partiranno per il lungo viaggio migratorio verso il continente africano.

La webcam pertanto il 31 luglio verrà disattivata e l’abbonamento streaming verrà rinnovato, si spera, a febbraio del prossimo anno, ovvero all'inizio della nuova stagione riproduttiva quando gli adulti ritorneranno al nido.

Questo progetto si è realizzato grazie ad una partnership tra Lipu ed e-distribuzione, Link Telecomunicazioni con sede in Rende e la società Agricola Mazza nella cui proprietà di Luzzi (CS) ricade il nido.

Queste aziende hanno percepito il valore e l'utilità dell'iniziativa e ne hanno sostenuto, ciascuno con le proprie competenze, le spese iniziali.  Ed è anche grazie ai soci e donatori Lipu che è possibile gestirne i costi annuali. 

Chiunque voglia contribuire alle spese di gestione della webcam può farlo versando una donazione volontaria sul codice Iban della sezione Lipu di Rende:  IT60Q0306909606100000165022 

 o tramite paypal  https://www.lipurende.it/sostienici/fai-una-donazione.html  

 specificando Donazione progetto “Cicogna bianca Calabria”.

 

 

 

 

 

 

 

Avviata una collaborazione tra Lipu e le aziende risicole della Sibaritide, Terzeria, Genagricola 1851 spa Az. Casoni e MSG-Magisa

Comunicato Stampa

 

Il progetto "Aree Umide e Biodiversità", lanciato nel maggio del 2023 nell’area valliva di Luzzi, da qualche mese interessa anche la Piana di Sibari e si arricchisce di un’altra interessante collaborazione con alcune importanti aziende risicole: Terzeria, MSG-Magisa di Maria Praino e  Genagricola 1851 spa Az. Casoni, quest’ultima presente in una ZSC (Zona Speciale di Conservazione), aree in cui vengono applicate specifiche misure di conservazione, necessarie al mantenimento degli habitat e delle specie di particolare interesse conservazionistico.

Per sancire questo rapporto di collaborazione la Lipu ha donato alcuni pannelli didattici e relative bacheche dove si evidenziano gli aspetti naturalistici e l’elevata biodiversità presente nelle aree interessate dal progetto. 

Sono le risaie, in questa porzione nord della Calabria, l’elemento attrattivo, l'habitat trofico ideale per la Cicogna bianca ed il Cavaliere d’Italia, in grado di attirare le tantissime altre specie legate agli ambienti umidi, un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching.

Ma la presenza di queste specie, così come comunicato da Giancarlo Praino di MSG-Magisa è anche importante a livello agricolo in quanto, in particolar modo le cicogne, si nutrono di alcune particolari larve che attaccano le piante del riso. Questa interazione ha consentito negli anni di abbattere i trattamenti fitosanitari e consentire sia un risparmio economico che a dare al prodotto, un valore qualitativo migliore.

 Non è un caso che più di 20 anni fa la Lipu di Rende ha intuito il valore ecosistemico delle risaie e il ruolo che la Cicogna bianca poteva svolgere in questo particolare habitat installando decine di piattaforme nido per indurne la nidificazione. E oggi la Cicogna, con 21 coppie riproduttrici (di cui 19 su piattaforme nido), è per la Piana di Sibari ed i suoi abitanti una specie “comune” e familiare.

Le risaie inoltre rappresentano ambienti unici per la Calabria e importanti corridoi faunistici a cavallo tra le tre vicine aree protette, il Lago di Tarsia, la Foce del Crati e il Parco Nazionale del Pollino e per questo rappresentano aree di particolare importanza naturalistica.

La Lipu desidera ringraziare il Dott. Benito Scazziota Presidente Soc. Agr. La Terzeria, il Dott. Alessandro Spanò  Direttore dell’Azienda Casoni di Sibari e l’Azienda risicola MSG-Magisa, “Il riso buono di Sibari" che hanno da subito intuito il valore ecosistemico della proposta e accettato con vivo interesse la collaborazione. 

È questo solo il primo step di una serie, si spera, di altre importanti attività e iniziative in grado di far conoscere e valorizzare gli ambienti delle risaie, il riso di Sibari e l'eccezionale biodiversità racchiusa in essi.

 

Aree Umide e Biodiversità

 

Nel maggio dello scorso anno la delegazione di Rende, in concerto con il coordinamento regionale Lipu, ha creato il Gruppo di lavoro “Aree Umide e Biodiversità”, con l’obiettivo di valorizzare ed incrementare la biodiversità in alcune aree umide calabresi situate in zone rurali.

Il primo intervento è stato quello di allagare un prato di 25.000 mq  con acqua bassa, 15-20 cm, con l’intento di attirare limicoli e aumentare l’habitat trofico di una delle specie simbolo degli ambienti agricoli aperti ed umidi, la Cicogna bianca.

L’area, adiacente ad un piccolo stagno già preesistente, si trova  infatti a pochi km di distanza da tre nidi di Cicogna bianca, ed è  ubicata nell’area valliva del comune di Luzzi (CS) ai margini del fiume Crati.

L’intervento è stato attuato grazie alla disponibilità di un allevatore, proprietario del fondo, con il quale la sezione di Rende collabora già da diversi anni.

Un intervento piuttosto semplice, si può dire a costo zero, che è riuscito ad aumentare in maniera significativa e in poco tempo la biodiversità nella zona interessata.

Diverse sono le specie che questo ambiente è riuscito sinora ad attirare: cavalieri d’Italia, piro piro, mignattai, aironi, sgarze ciuffetto, addirittura un fenicottero rosa, solo per citare alcune, mentre ad inizio primavera, un gruppo di 20 cicogne bianche in migrazione, ha sostato per oltre 2 mesi attirate, dalla piccola area umida.

Un esempio di come la sinergia tra associazioni ed agricoltori sensibili, può avere un impatto significato sull’ambiente e sulle specie, con effetti ecosistemici seppur circoscritti, positivi per tutta la comunità.

Ora il passo successivo sarà l’installazione di piattaforme nido per favorire la nidificazione della cicogna bianca in questa specifica area e altri interventi di restauro ambientale in aree attigue.

 

 

In Calabria inanellate a scopo scientifico 24 giovani cicogne. La marcatura darà informazioni importanti sulle rotte migratorie e sulle aree di riproduzione

COMUNICATO STAMPA

 

 

 

Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività di inanellamento scientifico, su alcuni  pulli di Cicogna bianca nati in Calabria nel 2024.

L’attività, al suo sesto anno, rientra nel più ampio Piano di Azione denominato “Cicogna bianca Calabria” che la sezione Lipu di Rende ha messo in campo nel 2003 per favorire la nidificazione di questa specie in regione attraverso l’installazione di nidi artificiali, una sorta di piattaforme circolari in legno.

L’attività d’inanellamento, che riveste una particolare importanza scientifica e protezionistica, è stata possibile grazie ad una collaborazione tra LIPU, ISPRA ed e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione.

L’inanellamento è una tecnica che consiste nel fissare un anello metallico (in policarbonato nel caso di grossi volatili come la Cicogna bianca) al tarso degli uccelli con impresso un codice alfanumerico rilasciato da ISPRA, univoco per ogni individuo, una sorta di carta di identità che accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita.

 

L’attività di inanellamento su questa specie, sperimentata soprattutto nei paesi dell’est europeo e in pochissimi altri siti italiani, grazie alla possibilità di leggere il codice alfanumerico sulla lunga zampa della cicogna bianca, darà importanti informazioni sulle rotte migratorie, sulle aree di sosta, sulle aree di svernamento e di successiva nidificazione.

In più l’attività di inanellamento è stata associata, ormai da alcuni anni,  alla campagna “Un nome per la Cicogna” iniziativa in grado di suscitare forti emozioni, dove  si   può  associare il proprio nome al codice alfanumerico del cicognino scelto.

Nei sei anni di attività sono state inanellate in Calabria 140 giovani cicogne, di queste 15 sono state avvistate in natura tra la Calabria e la Sicilia e 9 sono ritornate a riprodursi in Calabria nella stessa area in cui sono nate o a pochi km di distanza, sostiene Roberto Santopaolo responsabile del progetto.

Dati scientifici interessanti che la sezione di Rende presto elaborerà e che evidenziano il fascino e il valore di questa attività.

Attività non semplice visto che in Calabria le cicogne bianche nidificano esclusivamente su tralicci e pali elettrici.

Questo significa che non si può operare in autonomia ma in sinergia con e-distribuzione, l’unica ovviamente autorizzata ad operare sulle linee elettriche.

Per questo desideriamo ringraziare e-distribuzione e in particolare l'Ing. Vito Antonio Morrone, responsabile UT di Cosenza, Francesco Gencarelli, dell'Unità Tecnica di Cosenza per la redazione e l'organizzazione delle attività lavorative e le Squadre Blue Team di Rende, Castrovillari, Acri-San Giovanni in Fiore e Corigliano-Rossano dirette rispettivamente da Francesco Garro, Maurizio Bifano, Agostino Gaudio e Francesco Pedatella.

Ma un grosso grazie va anche ai nostri volontari e attivisti Lipu, Katharina Werner, Stefania Pistocchio, Giorgio Berardi, Fernando e Roberto Santopaolo, che hanno costantemente monitorato i nidi con una frequenza elevata per poter capire l’età giusta dei pulli.

Infatti, affinché l’operazione di inanellamento vada a buon fine, deve essere eseguita in un arco temporale piuttosto ristretto, ovvero tra il 35° e 40° giorno di vita di ogni singolo cicognino; dato questo che si acquisisce solo con una grande mole di lavoro sul campo da parte dei volontari.

E infine grazie, ma non per ultimo, a Mario Pucci, volontario Lipu nonché inanellatore ufficiale di questa attività in Calabria e dotato di regolare patentino ISPRA. La sua professionalità ed esperienza è stata decisiva e fondamentale nel portare avanti questo progetto.

Grazie anche a tutte quelle aziende agricole nelle cui proprietà ricadono i nidi di cicogna che hanno autorizzato, a volte anche con colture in atto, l’accesso e l’avvicinamento ai nidi con gli automezzi.

L’appuntamento con questa affascinante attività scientifica sarà a maggio del prossimo anno, mentre per i primi di agosto la sezione stilerà un resoconto generale su quella che è stata l’attività riproduttiva 2024 della cicogna bianca  in Calabria.

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